Alcuni brani tratti dallo spettacolo: mercante in fiera

April 22, 2008
Monologo Arafat
Nel marzo 2002 ho lasciato la mia casa e ho visto per l’ultima volta la mia famiglia. Ho iniziato un lungo viaggio per raggiungere il Nord Africa e da lì imbarcarmi verso l’Europa. Lungo il cammino ho incontrato decine di persone in fuga dalla guerra e dalla fame. E’ iniziata per me un’odissea simile a un’allucinazione in cui mi ricordo solo la sete e il caldo insopportabile.
Una volta trovato un passaggio in barca, abbiamo navigato per ben sei giorni, latraversata non è stata facile, abbiamo perso la rotta e l’acqua e il cibo non sono più bastati per tutti. Alla fine siamo arrivati in Italia.


Monologo Bouhariou

Non ho idea di dove fossimo so soltanto che dopo 48 ore siamo stati tutti trasferiti nel centro di accoglienza di Crotone. Sono rimasto lì per diverse settimane. Quando mi hanno fatto uscire ho preso un treno e sono arrivato qui dove ho trovato un posto per dormire insieme ad altri africani. Qui la vita è dura: ogni mattina mi alzo alle 4 e vado all’incrocio aspettando che qualcuno mi offra un lavoro per la giornata. Purtroppo la mia situazione è al momento precaria tanto quanto lo era in Africa.


Monologo Abdù

In Africa la gente è convinta che in Europa tutto sia semplice. Purtroppo qui in Italia non ho trovato la protezione che speravo di avere in quanto profugo… Bingo Bongo, Vù Cumprà, Clandestino…a nessuno interessa il mio vero nome, chi sono, cosa sogno, cosa penso, come vivo. L’unica cosa che posso fare per sopravvivere è lavorare come raccoglitore di frutta a giornata nei campi qui intorno. E’ un lavoro duro, pagato poco ma soprattutto precario: oggi lavori e domani non sai. Inoltre devo vivere qui in questa casa con altre cento persone e pagare anche l’affitto. Nella mia stanza siamo in dieci: dividiamo un materasso in tre e gli ultimi arrivati dormono a terra.

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