Liberi tutti

April 25, 2008

E’finita, finalmente è finita: il processo alla rete del sud ribelle che vedeva imputati tredici attivisti noglobal che rischiavano in totale cinquanta anni di galera (tanto aveva chiesto il PM Fiordalisi) si è concluso nella serata del 24 aprile 2008 presso il tribunale di Cosenza con il proscioglimento da tutti i capi di accusa perchè il fatto non sussiste.  I tredici attivisti erano accusati per i fatti accaduti durante il G8 di Genova, la vittoria non è stata dei singoli individui che tuttavia (e questo non si potrà certo cancellare) hanna pagato le conseguenze peggiori di tutta questa brutta storia, ma è stata una vittoria della democrazia e della libertà che malgrado tutto, ancora resiste in qeusto paese.

Maggiori info su calabria.indymedia.org

 

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Alcuni brani tratti dallo spettacolo: mercante in fiera

April 22, 2008
Monologo Arafat
Nel marzo 2002 ho lasciato la mia casa e ho visto per l’ultima volta la mia famiglia. Ho iniziato un lungo viaggio per raggiungere il Nord Africa e da lì imbarcarmi verso l’Europa. Lungo il cammino ho incontrato decine di persone in fuga dalla guerra e dalla fame. E’ iniziata per me un’odissea simile a un’allucinazione in cui mi ricordo solo la sete e il caldo insopportabile.
Una volta trovato un passaggio in barca, abbiamo navigato per ben sei giorni, latraversata non è stata facile, abbiamo perso la rotta e l’acqua e il cibo non sono più bastati per tutti. Alla fine siamo arrivati in Italia.


Monologo Bouhariou

Non ho idea di dove fossimo so soltanto che dopo 48 ore siamo stati tutti trasferiti nel centro di accoglienza di Crotone. Sono rimasto lì per diverse settimane. Quando mi hanno fatto uscire ho preso un treno e sono arrivato qui dove ho trovato un posto per dormire insieme ad altri africani. Qui la vita è dura: ogni mattina mi alzo alle 4 e vado all’incrocio aspettando che qualcuno mi offra un lavoro per la giornata. Purtroppo la mia situazione è al momento precaria tanto quanto lo era in Africa.


Monologo Abdù

In Africa la gente è convinta che in Europa tutto sia semplice. Purtroppo qui in Italia non ho trovato la protezione che speravo di avere in quanto profugo… Bingo Bongo, Vù Cumprà, Clandestino…a nessuno interessa il mio vero nome, chi sono, cosa sogno, cosa penso, come vivo. L’unica cosa che posso fare per sopravvivere è lavorare come raccoglitore di frutta a giornata nei campi qui intorno. E’ un lavoro duro, pagato poco ma soprattutto precario: oggi lavori e domani non sai. Inoltre devo vivere qui in questa casa con altre cento persone e pagare anche l’affitto. Nella mia stanza siamo in dieci: dividiamo un materasso in tre e gli ultimi arrivati dormono a terra.

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Mercante in fiera

April 22, 2008
Lo spettacolo teatrale “Il Mercante in Fiera” mette in scena situazioni di quotidiano razzismo rappresentate con pennellate dal tocco leggero. un razzismo dovuto ad un modo troppo convenzionale di pensare e di vedere gli altri, piuttosto che ad un reale disagio nei confronti del “diverso”. Qui la diversità – in particolare quella del colore della pelle – in una società non avvezza ad essa – porta spesso migranti e nativi ad affrontarsi nella vita di tutti i giorni, in situazioni al confine fra l’imbarazzo e il razzismo. Abbiamo scelto di rappresentarle con una certa disincantata ironia, per fare sorridere più che ridere spingendo a una meditazione sulle nostre relazioni di nativi/migranti piene di atteggiamenti inconsapevoli rivelatori della spessa corteccia di fraintendimenti e di preconcetti che li avvolge. “Il Mercante in Fiera” si propone di far ragionare su come il linguaggio complichi, distorca e pesi sulle relazioni, su come costituisca un importantissimo aspetto della nostra società, che si vuole multietnica e multiculturale…e forse multilinguistica. ecco l’uso dell’italiano che, chissà perché, si fa approssimativo quando ci si rivolge a chi non si riconosce come uno dei “nostri”. Di contro, il punto di vista dei venditori ambulanti, che con le loro parole contribuiscono a restituire umanità, dignità e spessore culturale a tutti coloro che sono categorizzati indistintamente come “vù cumprà”. La miseria, l’abbandono, della propria terra, l’arrivo in Italia, la vendita nelle fiere, il quotidiano assillo delle forze dell’ordine, lo sfruttamento nei campi di lavoro, la diffidenza degli italiani sono gli elementi a cui si fa riferimento: si tratta di una vita condizionata dal continuo cambiamento di strategie per vendere e salvaguardare la merce, per vivere o sopravvivere in un paese straniero.
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da: immigrazioneoggi.it

April 22, 2008

Ne L’ultima spiaggia si ride amaro sul mondo dell’immigrazione.
Spettacolo
teatrale della Compagnia delle Onde di Cosenza scritto e interpretato
da rifugiati ed immigrati. L’immigrazione vista come un reality show.

La Compagnia delle Onde di Cosenza ha realizzato, in occasione della
Giornata mondiale dei diritti umani, lo spettacolo teatrale L’ultima spiaggia, un’opera fatta da e con i rifugiati e richiedenti asilo.
La compagnia cosentina è nata da un laboratorio curato
dall’associazione culturale multietnica Kasbah, al quale hanno
partecipato giovani migranti. Lo spettacolo è andato in scena al Teatro
“Acquario” davanti ad un pubblico composto da studenti ed insegnanti
che, in una commedia surreale, hanno potuto riflettere sul dramma dei
richiedenti asilo.
Allo spettacolo si ride amaro. Cinque clandestini su un’isola, come in
un reality show. Il pubblico decreterà chi può rimanere in Italia e
chi, invece, dovrà riprendere la via del mare. Nello “studio”
televisivo, anch’esso ispirato al genere televisivo non mancano la
conduttrice provocante, la soubrette, il professore comunista e la
deputata di destra.
Allo spettacolo è seguito un incontro che ha visto la partecipazione
dell’assessore all’Immigrazione del Comune di Cosenza, Matilde Ferraro,
che ha ricordato agli studenti l’anniversario della Carta dei diritti e
ha illustrato l’iniziativa dell’amministrazione di distribuire un
opuscolo con il testo della Dichiarazione e i principi fondamentali
della Costituzione italiana che celebra i sessant’anni il primo
gennaio. A seguire, le testimonianze di don Antonio Abruzzini,
presidente dell’associazione Stella Cometa, sulla sua esperienza in
Africa, e di Daniela Caprino, che ha assistito psicologicamente le
vittime di crimini di guerra in Bosnia.
(Red.)

fonte:  http://www.immigrazioneoggi.it/daily_news/2007/dicembre/12_4.html

 

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rassegna stampa

April 21, 2008

Il quotidiano ‘calabria ora’ dell’undici dicembre duemilasette parla dello spettacolo ‘l’ultima spiaggia’ tenuto al teatro dell’acquario di Cosenza.


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E-mail compagnia delle onde

April 17, 2008

compagniadelleonde@autoproduzioni.net

ecco l’e-mail per contattarci  

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Altre foto dell’ultima spiaggia

April 14, 2008

Grazie a fata nera che ci ha fornito altre foto di scena dello spettacolo ‘L’ultima spiaggia’ tenutosi al  teatro dell’acquario di Cosenza nel dicembre 2007

 

Guarda la galleria completa delle foto di fata nera 

 

 

 

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Foto dell’ultima spiaggia

April 6, 2008

foto de ‘L’ultima spiaggia’

grazie a Maurizia  

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Benvenuti nel blog della compagnia delle onde

March 22, 2008

La Compagnia delle Onde è una giovane compagnia teatrale di Cosenza nata nel novembre 2007. Il primo spettacolo allestito nel dicembre 2007 ‘l’ultima spiaggia’ voleva essere oltre che una parodia dei vari reality, un momento di riflessione sulle condizioni dei migranti che affrontano il mare e se riescono nella pericolosa traversata trovano, spesso, ad attenderli le carceri dei CPT. Un secondo spettacolo ‘Mercante in fiera’ è stato da poco allestito in occasione della settima edizione di fiera in_mensa; è stata messa in scena in questa occasione, una rappresentazione di quella che è la fiera di San Giuseppe di Cosenza che si svolge il 19 marzo. Attraverso questa parodia si è voluto riflettere sulle condizioni di lavoro dei migranti e sul razzismo linguistico di cui si rendono protagonisti molti italiani che per ignoranza tendono a trattare i migranti ora come delinquenti ora come poveracci da commiserare, ora come oggetti esotici da osservare ma pochi si interessano di quello che sono che pensano che sognano i migranti. 

 

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l’ultima spiaggia

February 11, 2008

La locandina dello spettacolo

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